Che Cos'è il BULLET JOURNAL e come colorare gli impegni della vita
Che Cos'è il BULLET JOURNAL e come colorare gli impegni della vita
Giorno imprecisato della prima elementare: non riesco a staccare gli occhi di dosso dall’astuccio stracolmo della mia compagna. Lì dentro c’è un tesoro immenso: penne di ogni colore, evidenziatori irridescienti, gomme a forma di cuore, temperini strampalati. E poi lei ha anche un quaderno bellissimo, fuori copertina coi glitter e dentro carta profumatissima.
Fu una vera e propria rivelazione: mi ero appena innamorata della cartoleria, altro che maschietti.
Con il passare degli anni ho poi scoperto che tantissime amiche condividevano questa passione un po’ infantile per quel mondo fatto di carta, colori e forme strane. Al liceo ci prendevamo in giro a vicenda, cinque cretine che perdevano il senno di fronte alla nuova colorazione dell’evidenziatore Stabilo. I nostri appunti di filosofia erano una vera e propria opera d’arte perché ognuna di noi trascriveva la carrellata di informazioni filosofiche, dettate da una professoressa decisamente soporifera, usando un milione di colori diversi, inserendo disegnini esplicativi (il più gettonato era il disegno della lampadina per riferirsi alle Idee kantiane..ma va?!) e scegliendo caratteri differenti a seconda del pensiero del filosofo del momento.
Sono ormai passati tanti (troppi) anni da quegli appunti strepitosi e il periodo universitario ha spento un po’ quell’entusiasmo, complice anche l’utilizzo sempre più frequente di computer e tablet.
Circa un anno fa, mentre cercavo ispirazioni per un biglietto di compleanno su Pinterest, scopro il Bullet Journal. Love at first sight, di nuovo.
Ma cos'è il Bullet Journal?
In poche parole il Bullet Journal è un diario o agenda che serve ad organizzare gli impegni, gli appuntamenti e tutte le cose da fare nella vita quotidiana. L’inventore del metodo “Bullet Journal” è Ryder Carroll, scrittore e digital product designer americano. Siamo negli anni ’80 quando a Ryder viene diagnosticato il disturbo da deficit di attenzione e iperattività; l’autore cerca così di trovare un modo per essere sempre organizzato (e meno stressato!), finchè dopo vari tentativi elabora il metodo Bullet Journal. Non solo una guida per organizzare appunti, impegni e cose da fare, ma uno strumento utile per vivere più consapevolmente, stando nel qui ed ora (come direbbe la mia insegnante di yoga) e, cosa più importante, per essere più produttivi!
Ryder riscuote un successo enorme, diventa best selling authour per il New York Times e, forse, pure straricco. Ma il punto è che il suo libro dà il via ad un vero e proprio movimento.
Oggi il BuJo (abbreviazione in gergo) è un mondo vastissimo e, naturalmente, è diventato anche più colorato ed elaborato rispetto alla versione primordiale. Il concetto è sempre lo stesso, ma il genio creativo di ogni proprietario rende queste agende delle opere d’arte tascabili.
Il Bullet è normalmente composto da varie sezioni, ve ne cito solo alcune:
- L’indice: una pagina dedicata a raccogliere tutti i contenuti del Bullet journal, come ogni indice che si rispetti insomma.
- Future Log: un’overview generale sui mesi successivi o, addirittura, sull’anno. Si inseriscono eventi ed impegni già programmati e promemoria delle cose più importanti.
- Montlhy Log: stessa cosa, ma sul singolo mese.
- Daily Log: e qui si aprono due scuole di pensiero. La prima vuole che il bullet journal venga compilato giorno per giorno; in questo modo si utilizza tutto lo spazio che si desidera e, una volta terminata la giornata, si inserisce il giorno successivo. L’altra (di cui sono la prima sostenitrice) opta per scrivere in agenda già tutti i giorni del mese. Io normalmente faccio così, lasciando uno spazio sufficiente nel caso in cui io abbia delle giornate particolarmente piene. Inutile dirvi che durante il lockdown avrei potuto condensare un mese in mezza pagina, how sad!
- Habit Tracker: una delle mie sezioni preferite del Bullet Journal, proprio perché non sono cintura nera in costanza e organizzazione. Significa letteralmente “tenere traccia delle abitudini”. In sintesi sarà un pagina dove si appuntano le abitudini (allenamento, bere 1 LT di acqua, lettura libro ecc) e ogni giorno si verifica se sono state rispettate o meno.
- Liste di ogni genere: io per esempio ho creato una pagina dedicata alla lettura, che aggiorno con i libri letti oppure i libri che vorrei acquistare.
Sarò sincera, se riesci ad essere discretamente costante, il Bullet Journal è davvero utile. Non solo perché mettere nero su bianco la propria vita aiuta ad avere una visione d’insieme, a raccogliere le idee e tutti gli impegni che affollano le nostre giornate. Ma anche perché ognuno può farlo seguendo la sua creatività, che poi significa rendere un oggetto molto banale come un diario o un’agenda, un raccoglitore fortemente personale che, di fatto, è lo specchio della nostra forma mentis.
Sfogliando le pagine del mio Bullet journal provo quasi un po’ di sgomento nell’accorgermi di come, in periodo incasinati o molto tristi, la calligrafia e i colori che ho scelto comunicassero tutt’altro che pace ed ordine.
Vi invito ad aprire Pinterest ed Instagram e a cercare, ne rimarrete incantati. Qualcuno è totalmente matto eh, ma esistono stili molto diversi: c’è chi realizza disegni assurdi di paesaggi che, Monet scansate! e c’è anche chi se la cava con un evidenziatore e una biro blu. I social ci aiutano anche a confrontare il nostro stile con quello di altri, anche molto più bravi, ma questo può essere uno stimolo per migliorarsi.
La risposta alla domanda cos'è il Bullet Journal?
II Bullet Journal può essere bello, creativo, colorato e stiloso ma è soprattutto uno strumento che ci facilita la vita.
Per me il Bullet Journal si coniuga perfettamente con fascino irresistibile di tutto il mondo della cartoleria (o, per essere un po’ internazionali, della stationary).
Scegliere il tuo bullet journal perfetto è una specie di impresa; vanno ovviamente valutate le caratteristiche tecniche (come lo spessore della carta, il numero di pagine, le dimensioni ecc.), economiche (alcune agende, bisogna dirlo, sono proprio care) ed infine i propri gusti!-
Per me ho scelto il Bullet Journal di Dingbats e sono fiera di dire che sono molto soddisfatta dell’acquisto.
Tra i miei preferiti ci sono:
- Moleskine: brand che non delude mai. Un pelo cari ma la qualità è ottima.
- Scribbles That Matter: molto colorato e già precompilato in alcune parti.
- Stationery Island: carta bella al tatto, copertina in ecopelle e ben 2 nastrini segnalibro (elemento da non sottovalutare).
- Flying Tiger: il buon Tiger non delude mai e ovviamente ha dedicato spazio anche al BuJo. Per iniziare le sue agende vanno benissimo, sono economiche e le copertine sono sempre colorate e simpatiche. Negozio consigliato anche per altri articoli, come adesivi e scotch con fantasie.
Altre grandissime protagoniste del Bullet sono le Brush Pen, ovvero delle penne (forse più pennarelli, scusatemi amici cartolai) che hanno la punta a pennello e che permettono di disegnare sul foglio tratti sottili o spessi, a seconda della pressione che si esercita. Queste penne incredibili consentono di cimentarsi nell’arte del Lettering (ovvero della scrittura a mano) e di creare testi davvero d’impatto! Alcune tipologie permettono anche di sfumare il colore, come se si stesse usando degli acquerelli.
Le più gettonate dalle esperte di Lettering sono sicuramente le Tombow (che non ho mai provato, ma vorrei acquistare a breve!), ma troverete anche delle versioni più economiche per iniziare. Io per esempio ho acquistato le brush pen di Carioca, che non sono niente male.
Per esercitarvi nel Lettering vi consiglio invece questo libretto che potete acquistare su Amazon e che mi ha consigliato una collega dalla vena molto artistica!
Ci sarebbero ancora tantissime cose da raccontare, ma non sono ancora del comitato tecnico-scientifico del bullet journal. Io comunque vi invito a provare, bastano un diario e una penna.
Per me il bullet è oramai un compagno fedele, che mi ascolta ogni giorno e che mi ricorda che il tempo scorre troppo velocemente mentre io, invece, sto sempre indietro. Però gli voglio bene, perché voglio bene a me.
Benedetta per "La cantante con la Valigia"
Cara cantante con la valigia, sento un bisogno impellente di un bullet journal!!
Lo vogliooo!!!